Richard Mille: l’ultima sfida dei samurai

16 Feb

Quando alta orologeria e arte si incontrano nascono modelli destinati a fare scalpore. È questo il caso dell’ultimo RM 47 Tourbillon, uno straordinario esempio di abilità nell’incisione e nella smaltatura che rendono l’armatura del samurai che veste il movimento una scultura tridimensionale, la cui bellezza cattura l’attenzione anche di un occhio non esperto. È l’ultima creazione di Richard Mille, marchio conosciuto principalmente per la tecnologia e il carattere audace dei suoi modelli, ma che già da qualche anno rende omaggio alla tradizione orologiera utilizzando le tecniche del passato, unitamente a quelle del presente, per creare opere uniche. Nel 2014 per esempio era nato l’RM 26-02 Tourbillon Evil Eye, con un occhio diabolico sul quadrante circondato da fiamme smaltate, mentre nel 2019 l’RM 57-03 Tourbillon Sapphire Dragon, con un superbo dragone realizzato in un mix di zaffiro e oro.

Questo è invece l’anno dell’RM 47 Tourbillon, un tributo all’antica arte giapponese e alla cultura dei samurai, realizzato in 75 esemplari, la cui ideazione e creazione ha richiesto oltre tre anni di meticoloso lavoro manuale. L’armatura del samurai è incisa in oro giallo, materiale caro alla tradizione nipponica e poi smaltata in alcune sue parti per darle la tridimensionalità necessaria a esaltarne l’espressività. Un lavoro svolto da una coppia di artigiani che hanno il loro atelier proprio alle pendici del Giura, in Svizzera: il maestro incisore Pierre-Alain Lozeron e la smaltatrice Valérie Lozeron. “Per questo progetto, siamo stati contattati nel 2019”, racconta l’incisore. “Si trattava di creare un’armatura da samurai completamente integrata nel movimento con dispositivo tourbillon.

L’idea iniziale è sembrata subito una missione impossibile. I primi campioni li abbiamo realizzati con mastice da modellazione, seguiti da prototipi in ottone. E dopo molti tentativi siamo arrivati al progetto definitivo”. Che comprende molti dettagli appartenenti al mondo dei samurai: l’elmo protettivo, il kabuto, con la sua smorfia per spaventare gli avversari, le due spade con le lame rivolte verso l’alto, le due piume di falco incrociate a ore 6, sopra al tourbillon, che rappresentano lo stemma della famiglia Asano, emblema dello spirito bushido, il codice di condotta dei guerrieri-samurai diventato famoso in tutto il mondo attraverso la letteratura.

“Ho avuto bisogno di 20 scalpelli diversi per sviluppare le strutture e le trame dell’armatura. In totale, sono state necessarie 16 ore di incisione per creare gli undici elementi che danno vita a questa decorazione”, aggiunge Pierre-Alain. “Ma è stato quando è stato colorato con smalto traslucido che lo straordinario lavoro di incisione ha davvero preso vita”, sottolinea la smaltatrice. Che con vari tentativi ha dovuto scegliere quali parti colorare e quali lasciare in oro. “Aggiungendo al tempo di incisione le nove ore per pezzo necessarie per la verniciatura, sono state necessarie più di 24 ore in totale per una singola armatura. Un compito monumentale”. Armatura che riveste fronte e retro il movimento RM 47, un calibro di manifattura a carica manuale con un’autonomia fino a 72 ore, con platina e ponti scheletrati rifiniti a mano realizzati in titanio grado 5 micropallinato rivestito in Pvd grigio.

Articolo scritto da: Samuela Urbini

L’articolo è stato pubblicato sul Corriere della Sera – Dorso Orologi di maggio 2022

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