In Australia, lungo la Great Ocean Road

16 Gen

Da Melbourne ad Adelaide, alla scoperta del fascino discreto dell’Australia del Sud

pubblicato su Autocar di marzo 2010

Il Campionato di Formula 1 inizia con il Gran Prix d’Australia che si corre a Melbourne il 28 marzo. Il 3 marzo scorso è anche uscito uno dei film di cui si parlerà di più in questo periodo, Alice in Wonderland di Tim Burton, che ha come protagonista proprio l’esordiente Mia Wasikowska, Australiana doc. È forse troppo tardi per prenotare un volo e organizzarsi un viaggio nella terra dei canguri per vedere il GP, ma nel caso in cui le immagini dei dintorni del tracciato vi facessero venire un’incontrollabile voglia di partire, sappiate che questo è il momento giusto per organizzare un tour in questo Paese dove ciascuno può trovare il suo stile di viaggio, grazie alla varietà dei suoi panorami e del suo clima a seconda della regione che si visita. Oltre agli infiniti viaggi naturalistici e culturali che i maggiori tour operator propongono, infatti, l’Australia è anche ricca di stimoli per chi insegue le quattro ruote, più che i canguri. E proprio il territorio intorno a Melbourne e ad Adelaide, che si trova più a ovest nello stato del Southern Australia, e il più ricco di eventi legati all’automobile, oltre a essere attraversato dalla Great Ocean Road, una delle strade più panoramiche del mondo.

Da Melbourne al point break di Torquay

Il viaggio può partire proprio da Melbourne, la seconda città australiana dopo Sydney, capitale dello stato di Victoria e dall’aria molto europea, con i suoi viali alberati percorsi dai tram, gli ampi parchi e il fiume Yarra che la attraversa. A proposito dei tram, occhio alla Hook turn, regola stradale tutta melbournese: in gran parte della città per svoltare a destra a un semaforo dovrete accostarvi a sinistra per non intralciare le rotaie dei mezzi pubblici e attendere che venga verde nella strada in cui volete immettervi per completare la svolta. Meglio non dimenticarlo, ma è segnalato con cartelli che recitano “right turn from left only”. Qui lasciatevi deliziare dall’aroma di un caffè in uno dei vicoli in stile gotico europeo, o provate un tè in un hotel del XIX secolo, di sabato perdetevi tra le bancarelle del Queen Victoria Market, animato dagli artisti di strada. Per mangiare, scegliete uno dei ristoranti o dei bistrò del SouthBank, o di Federation Square, dall’altro lato del fiume Yarra. Risalite quindi in macchina per intraprendere questo spettacolare viaggio sulla Great Ocean Road, circa 243 chilometri serpeggianti tra Torquay, il paradiso dei surfisti, resa famosa dal film Point Break con Keanu Reeves, e Warrnambool.

Prima però chi ha la passione per il vino può fare un piccolo fuoriprogramma nella Bellarine Peninsula, vicino a Geelong, zona specializzata nella produzione di Chardonnay, Pinot Nero e Shiraz, un vitigno pregiato coltivato soprattutto nella Valle del Rodano e proprio qui, in Australia. Da provare con il Bellarine Taste Trail, un percorso di degustazione dei prodotti tipici locali, non solo vino ma anche olio e cioccolata, nelle tenute della zona. Per esempio al McGlashans Wallington Estate, dove si degustano i vini di Russell and Jan McGlashan mentre si dà un’occhiata all’esposizione di auto d’epoca. Oppure all’Oakdene, vigneto e ristorante realizzati in una struttura del 1920 completamente rinnovata con possibilità di alloggio in camere eclettiche (da 220 $ a notte).

Imboccate la Great Ocean Road

Anche Melbourne è una città ricca di acqua, del fiume e della baia su cui si affaccia. Però quando si arriva a vedere l’oceano, a Torquay, la sensazione cambia decisamente. Per prima cosa, tirate giù il finestrino e riempitevi i polmoni del profumo di bush e spiaggia, eucalipti e acqua di mare. Ora siete pronti per la vostra corsa sulla Great Ocean Road. Senza esagerare: i limiti sono di 100 km/h fuori dai centri abitati, ma per godervi la vista rallentate un po’. Dopo Anglesea arriverete a Lorne, con i suoi numerosi baretti e negozi di questa popolare località di villeggiatura immersa nel verde di un grande parco nazionale dove potete, con po’ di fortuna, avvistare anche dei koala. Avvistamenti quasi garantiti se proseguite per Kennet River e prendete una strada secondaria che si chiama Grey River Road.

Proseguite lungo la strada panoramica lasciandovi incantare dalle frastagliate scogliere che si immergono nell’oceano fino ad Apollo Bay, un tempo città di pescatori, oggi più turistica, ma comodo punto di appoggio per esplorare la foresta pluviale del Great Otway National Park, con le sue caratteristiche cascate. Rivolgetevi alle cooperative di pescatori per mangiare del pesce freschissimo, questo è il luogo giusto.

12 Apostoli_Australia - @Artorusrex

Se volete esagerare con l’avventura, provate una delle escursioni di Otway Expeditions (tel 0061 3 52376341) con fuoristrada o anfibi a 8 ruote Argo. Se prendete la deviazione verso l’oceano arrivate al faro di Capo Otway, che ha più di 150 anni ed è il più antico dell’Australia. Siete ora pronti per la zona più spettacolare di tutto il percorso. Superata Princeton, alte scogliere di pietra calcarea dominano il mare tumultuoso su cui si sono infranti moltissime navi e velieri, si dice almeno 700 nel corso della storia. E all’improvviso, ecco i Dodici Apostoli: altissimi picchi di roccia (in realtà se ne possono vedere solo sei) che si sono creati per effetto dell’erosione del mare burrascoso di queste zone. Arriverete così alla città di Warrnambool, dove formalmente si conclude la Great Ocean road e dove, a Logan’s Beach, si possono osservare le balene tra giugno e settembre. Una sosta a Tower Hill, un cratere di un vulcano estinto che ora protegge varie specie di fauna, prima di arrivare a Port Fairy per un viaggio a ritroso nel tempo, esplorando i candidi cottage imbiancati con la calce, i negozi d’altri tempi e i piccoli pub. Per una sosta culinaria: Portofino on Bank, a metà tra la cucina modern Australian e mediterranea, uno dei migliori ristoranti del Victoria occidentale. Una nota curiosa: qui si può ammirare la più grande colonia di foche da pelliccia dell’Australia, e osservare da vicino i delfini, le balene e gli squali da una barca.

Ora che avete fatto il pieno di panorami marini, potete addentrarvi un po’ nell’entroterra, verso il Parco nazionale dei Grampians, tra Melbourne e Adelaide, ricco oltre che di flora e fauna incredibili, anche di pitture rupestri aborigene. Godetevi la guida fino ad Adelaide attraverso Horsham, Bordertown e fate una sosta per tentare l’avvistamento di un canguro nel Mt Rescue Conservation Park. Per il meritato riposo, si consiglia l’appena rinnovato The Stirling Hotel, appena fuori Adelaide, con vista sui vigneti e un’atmosfera elegante.

Adelaide, città dei motori

Eccovi finalmente nella piacevole Adelaide, frizzante città che ospita artisti ed eventi sportivi di primo piano, con una ordinata planimetria a scacchiera e le sue ampie strade che la rendono terreno ideale per gare automobilistiche di ogni tipo. Ogni anno in febbraio/marzo roboanti supercar V8 gareggiano sul circuito di fama internazionale realizzato nelle vie della città, per il principale evento automobilistico d’Australia, la Clipsal 500, che richiama oltre 250mila spettatori.. Mentre a settembre l’appuntamento è con le auto storiche pre-1990: il Classic Adelaide Rally, che ha come patron l’ex campione di Formula uno, australiano, Jack Brabham.

Da non perdere anche la Bay to Birdwood, una competizione tra auto d’epoca pre-1955 che si tiene ogni anno a settembre e che catalizza intere famiglie sul ciglio della strada, con cestino da picnic in mano in attesa di vedere sfilare questo magnifico serpentone di cimeli storici che parte da West Beach Road, la spiaggia di Adelaide, e dopo 72 km arriva al National Motor Museum, il museo nazionale che raccoglie una collezione di 400 automobili e motociclette conservate in perfetto stato, con sede a Birdwood, nell’entroterra della città punteggiato da vigneti. Tra le auto della collezione, molte Holden, la macchina simbolo dell’Australia, Ford e la Talbot 25 hp del 1908 che per prima attraversò da sud a nord il paese, da Adelaide a Darwin.

Se si passa di qua in un altro periodo o non si ha voglia di portarsi il cesto da picnic, per pranzo fate una deviazione per la tenuta The Lane, a Hahndorf, per piatti ricercati ma legati al territorio, naturalmente innaffiati con il vino della casa e una vista spettacolare sulle colline coltivate. Oppure mettete una coperta tra i vigneti di una delle cantine più rinomate d’Australia, Bird in Hand, che vi venderà cibo e vino per il vostro pregiato déjeuner sul l’herbe.

Per chi non sa resistere alla terra rossa

Siete in Australia e non potete tornare a casa senza esservi sporcati con la terra rossa dell’outback, il caratteristico territorio semi desertico al centro del continente australiano? Allora da Adelaide imboccate la Great Explorer’s Way (Stuart Highway) fino al Alice Springs. Sono 1500 km, quindi prendetevi del tempo. E noleggiate un fuoristrada, a questo punto necessario per non perdervi nulla, soprattutto il divertimento.

La prima tappa è Clare Valley, con i suoi vigneti, e si passa per Port Augusta, la porta di accesso alla frastagliata catena dei Flinders Ranges e all’outback. Dormite al Prairie Hotel, a Parachilna, che offre stanze di qualità e soprattutto un premiato ristorante specializzato nella cucina “feral food”, a base di cammello, bisonte, canguro ed emu. Da qui, non potete mancare la capitale dell’opale, pietra preziosa icona del Paese: a Coober Pedy si estrae il 95% di questa pietra e si può anche dormire in un hotel sotterraneo, come facevano i minatori per ripararsi dal caldo torrido. Fatelo anche voi al Desert Cave Hotel, dove lasciarsi andare naturalmente anche per uno shopping prezioso.

Fate una deviazione fino al Deserto dipinto (Painted Desert), con le sue scenografiche colline colorate formatesi grazie a un processo di erosione durato 80 milioni di anni. I colori giallo ocra, il rosso del ferro ossidato e un intenso marrone brillano alla luce del sole. In direzione nord, attraverso distese d’erba, tra regioni granitiche da un lato e il fiume Finke dall’altro, arriverete alla vostra meta, Alice Springs, il vero cuore dell’Australia, nato come stazione del telegrafo e oggi centro di cultura e arte aborigena. Dove termina il vostro viaggio, a meno che non vogliate trasferirvi qui. E la tentazione verrà.

Articolo scritto da: Samuela Urbini
Per vedere l’articolo sul viaggio in Australia pubblicato su Autocar di marzo 2010: Autocar marzo 2010_Australia

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: