La Norvegia è uno degli stati più verdi e con un alto senso dell’ecologia al mondo e quindi l’automobile non è il mezzo di trasporto più utilizzato e incentivato. Nonostante questo, l’auto è sempre il mezzo migliore di godere dei meravigliosi paesaggi dei fiordi e per poter viaggiare in libertà, fermandosi ogni volta che verrete catturati da una delle mille attrazioni, naturalistiche ma non solo. Prendendo come punto di partenza la capitale Oslo, dunque, ben collegata alle principali città italiane, potete in breve tempo ritrovarvi nel bel mezzo del sistema di strade della Adventure Road, che collega la città alla bellissima Bergen, che si trova sulla costa occidentale dello stato, a circa 480 km di distanza da Oslo. L’Adventure road non è una sola strada, bensì un reticolo di percorsi che si sviluppa in un territorio di 15mila km² di vallate, montagne e morene formatesi durante l’Era Glaciale. Un saliscendi tra le foreste e l’acqua dei fiordi, che si addentrano come lingue nella terra, tra ghiacciai e cascate spettacolari, fino ad arrivare all’Hardangervidda, l’altopiano più esteso d’Europa, con un clima, una flora e una fauna artici.
La Adventure Road è anche il miglior modo per visitare alcuni dei siti dichiarati Patrimonio Universale dall’Unesco nella zona tra Oslo e Bergen, tra cui la chiesa Urnes, costruita intorno al 1130, la più antica in stile cristiano-vichingo, che coniuga crocifissi e decorazioni iconografiche a tema animale, visibile nel portone in legno e negli altri dettagli della facciata settentrionale. Un altro sito patrimonio dell’umanità è il Nærøyfjord, un braccio del più grande Sognefjord, considerato uno dei più belli del mondo perché nel tratto più stretto le sponde si trovano a soli 250 metri di distanza e sopra di esse si stagliano picchi che arrivano a 1500 metri. Un paesaggio che i Romantici avrebbero descritto come Sublime. E infine Bryggen, il quartiere più antico di Bergen, che si distende lungo il mare ed è caratterizzato da casette in legno dipinte con colori vivaci, costruite in linea, ricordo dell’appartenenza della città alla Lega Anseatica dal XIV al XVI secolo.
Dalla capitale alla valle Hallingdal
Partendo da Oslo e prendendo come destinazione Bergen, il modo più veloce per arrivarci in macchina è l’autostrada E16, che vi farà attraversare il tunnel più lungo del mondo. Emozione che, a parte verificare se soffrite di claustrofobia o meno, vi eviterete volentieri per lasciare spazio a un bellissimo viaggio panoramico tra le montagne e i fiordi. Tenendo conto che sulle strade secondarie terrete una velocità media di circa 50/60 all’ora (il limite è di 80 km/h sulle extraurbane, nei centri abitati) e che vi verrà voglia di fare delle pause nei paesi più grandi, per ammirare qualche panorama e per provare qualcuna delle attività adrenaliniche che si possono scegliere in questa zona, il viaggio durerà circa una settimana.
Da Oslo si parte prendendo l’autostrada E18 e, a Sandvika, si prende la E16, in direzione Hønefoss. Guidando in direzione nord, ben presto inizierete ad arrampicarvi sul passo Solihøgda dove, una volta oltrepassato, vi si aprirà una vista sui campi coltivati della piana di Ringerike, circondata dalle montagne. Arrivati a Hønefoss, lasciate finalmente l’autostrada per iniziare l’esplorazione da vicino di questi magnifici luoghi. Gol sarà la vostra prima meta. È la città principale della valle Hallingdal e si raggiunge prendendo la strada numero 7, indicata da cartelli quadrati a fondo bianco. Prima passerete però attraverso altri paesini, tra questi Flå, soli 1000 abitanti ma famoso per il suo Vassfaret Bear Park, uno zoo che mostra la fauna norvegese inserita nel suo ambiente naturale, compresi gli orsi, che qui sono protagonisti. Un’altra cinquantina di chilometri e sarete a Gol, un paesone di 4500 abitanti dove, per fare un piccola variazione sul tema “natura”, vi suggeriamo di farvi un giro sui quad o sulle moto del Gol Motorpark, oppure sui go-kart del Fuglehaugen Carting & Motorsenter, sempre vicino a Gol, per correre con vista sulle cime innevate.
Da qui partono diverse diramazioni della Adventure Road. Si può optare per esempio per quella che va verso nord e passa da Hemsedal, che arriva a Lærdalsøyri, un borgo affacciato sullo splendido Nærøyfjord e che, attraverso un tunnel, si ricollega a Flåm. Sul fiume Laerdal chi ha la passione per la pesca non può perdersi il Norsk Villakssenter, un centro che rende omaggio a due pesci-simbolo di questa terra, il salmone e la trota di mare, con un premiato documentario sulla loro vita e vasche per l’osservazione dei pesci da vicino. A Hemsedal potete persino nuotare con le trote con il Trout Safari, che vi fornisce muta, pinne e maschera e vi accompagna in un tour di due o tre ore nelle “fresche” acque dell’Hemsila. Qui val la pena fermarsi anche per provare la cucina del Fossheim Hotel, un ristorante tipico gestito dalla stessa famiglia da tre generazioni, che serve piatti della tradizione norvegese.
Evitando il tunnel che conduce a Flåm e prendendo la Aurland Road (n. 243), una stradina di montagna che conduce ad Aurland, passerete dal livello del mare a un’altitudine di 1.333 metri, dove troverete la neve anche in estate, motivo per cui la 243 è chiamata “Snow Road”. Fate una sosta nel punto panoramico di Stegastein, con una vista strepitosa sul fiordo dell’Aurland. È questa anche la strada delle cascate: tra Gol, Borgund e Lærdal (Rv52/E16) ne incontrerete ben quattro importanti: Hydnefossen, Rjukandefossen, Bergstølfossen e Sjurhaugfossen. Giunti a Flåm il paesino il cui nome significa “piccola distesa fra ripide montagne”, fate un giro sul Flåmsbana, il trenino che percorre un tratto tra pareti montagnose con un dislivello di ben 900 metri, passando attraverso una galleria a spirale nel cuore della montagna, che fa una fermata anche sotto scroscianti cascate.
Hardanger, un fiordo a frutti e fiori
Una seconda opzione, da Gol, è quella di raggiungere Flåm imboccando la strada che attraversa la Hallingsdal, passando per il parco nazionale Hallingskarvet, verso Al, che da Oslo dista 218 km. Da Flåm partono anche divertenti safari in gommone alla scoperta del Nærøyfjord da un altro punto di vista, quello marino, in cui potrete incontrare foche e aquile di mare (FjordSafari).
Da Al si dirama una terza opzione, la strada più a sud, quella che passa da Geilo e arriva a Eidfjord, che attraversa una zona con le meravigliose insenature dell’Hardangerfjorden. Indugiate in una breve deviazione verso l’aeroporto di Dagali per saggiare il Motor Center, il posto che fa per voi, perché vi farà provare tutte le emozioni su quattro ruote che volete: dai corsi su neve e ghiaccio, al fuoristrada, al go-kart. Fermatevi per una sosta culinaria con piatti del posto all’Hallingstuene di Geilo, che in estate serve solo insalata coltivata in loco, o al Sofia Cafès & Bar, specializzato in cucina tradizionale di ottima qualità. E poi tornate sulla via maestra, per fare conoscenza con il fiordo Hardanger.
Chi si aspetterebbe di trovare nel paese dei ghiacciai perenni, frutteti e vegetazione degni di un paradiso tropicale? Eppure capita anche questo, perché per le magie che la natura sa regalare agli uomini, la Corrente del Golfo, dal lontano Messico, arriva a mitigare anche questo lembo di Norvegia. E qui in maggio godrete delle fioriture degli alberi da frutta, mentre da luglio potrete mangiare deliziose mele, susine, ciliegie e pere. Qui è fortemente consigliata una sosta nelle aziende agricole, dove provare e comprare questi prodotti locali, come nella Steinstø Fruit Farm, dotata anche di ristorante, che produce tonnellate di questa frutta deliziosa. Per poi traghettarsi verso Bergen, la nostra tappa finale.
Se capitate a Lofthus, sull’Hardangerfjorden, dal 22 al 25 luglio, ci sarà la festa delle ciliegie. Per finire la giornata in bellezza, prenotate una cena al ristorante à la carte Zanoni, all’interno dell’Hotel Ullensvang, che prepara piatti norvegesi e altri con ispirazione italiana, di altissima qualità, serviti in un ambiente di rara bellezza, con vista sui fiordi e sui ghiacciai. E per restare in tema di fattorie, pernottate all’Utne Hotel, una delle più antiche affacciate sul fiordo Hardanger, da cui è stato ricavato questo hotel. Quando infine arriverete a Bergen, perla della costa occidentale, sarete nella città che per molto tempo è stata il cuore pulsante del commercio di merluzzo essiccato o salato, l’oro del Medioevo, il cui traffico si concentrava proprio qui. La seconda città della Norvegia, dopo Oslo, è piena di vita, a partire dal Fisketorvet, il mercato del pesce all’aperto, per arrivare alla classica birra in terrazza sul porto, di notte, o a uno dei numerosi concerti che nella stagione estiva ravvivano la città. Tutti da gustare, prima di fare ritorno a casa.
Articolo scritto da: Samuela Urbini
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