Archivio | giugno, 2012

Bob Marley, biopic

20 Giu
biopic Marley

Bob Marley in una scena del documentario Marley, in uscita il 29 giugno

L’Hollywood Reporter lo ha definito “il documentario definitivo sull’amatissimo re del Reggae”. Grande attesa dunque per il film-documentario Marley, presentato all’ultimo Film Festival di Berlino e in arrivo il 29 giugno anche in Italia, apprezzato dai critici, chi con pareri entusiasti, chi meno, ma tutti d’accordo sul dire che questo biopic merita di essere visto. Merita perché i 144 minuti della sua durata restituiscono allo spettatore Bob Marley come artista, ma anche come persona, per la prima volta. Non si limita a un elogio della sua musica e al suo attivismo politico, ma mostra anche la vita travagliata di Marley.

Il wallpaper del film Marley

Nato nel 1945 e deceduto nel 1981, a 36 anni, a causa di un tumore, era figlio di una mamma giamaicana e un padre bianco che non conobbe mai e che ebbe molti figli con donne diverse, proprio come Bob replicò più tardi. Questo lo rese vittima di pregiudizi razziali da piccolo, nei quartieri poverissimi in cui crebbe, da Saint Ann Parish, al ghetto di Trenchtown, prima di diventare ricco e famoso e di approdare al quartiere borghese della capitale giamaicana, Kingston, ancora oggi meta di un incessante pellegrinaggio di fan. Il regista Kevin MacDonald (L’ultimo re di Scozia) dedica la prima parte del film alle interviste con i parenti e gli amici d’infanzia di Marley, mentre la seconda è ricca di dietro le quinte e aneddoti sul Marley ricco e famoso, che è anche quello più cinico, egoista e ambizioso, se si pensa per esempio che ha avuto 11 figli da 7 mogli in 15 anni.

Katy Perry, in arrivo anche il suo film

Di tutt’altra pasta invece Katy Perry: Part of Me (3D) che si propone sì come un documentario, ma relativo al suo tour. In uscita ad agosto in Italia e diretto da Dan Cutforth e Jane Lipsitz, il docu-film regalerà ai fan anche un dipinto della Katy Perry fuori dalle scene, ripercorrendo la sua vita personale e artistica con immagini di repertorio e backstage dei concerti tenuti in tutto il mondo. Per colonna sonora, ovviamente, i più grandi successi della cantante, da I kissed a girl, a California Gurls feat. Snoop Dogg, a Last Friday Night e Part of me, che dà il titolo al film-documentario.

Articolo scritto da: Samuela Urbini

Per vedere l’articolo su Bob Marley pubblicato su ON di giugno 2012: ON giugno 2012_Musica

Milla Jovovich, attrice e artista

14 Giu

Quasi ogni Miss, quando le viene occasionalmente data la parola, afferma “da grande mi piacerebbe diventare un’attrice”. Sono poche, però, le modelle che alla fine ce la fanno. Milla Jovovich è l’esempio più eclatante, perché lei non è solo una modella, ma una delle Top model più famose di sempre, finita su oltre 100 copertine nel giro di 20 anni di carriera, iniziata a soli 12 anni quando la rivista italiana Lei la scelse per la sua cover. Era il 1987 e quell’evento, insieme alle foto che le scattò Richard Avedon l’anno prima per una pubblicità, furono il suo trampolino di lancio. Nel 2004 fu la top model più pagata del mondo, con oltre 10 milioni di dollari di ricavi. Ma è praticamente da subito che la fama da modella la fa notare anche ai registi del grande schermo, creandosi una carriera parallela, di tutto rispetto, visto che conta oltre 30 film con registi importanti, che vanno da Luc Besson, a Spike Lee, a Michael Winterbottom, a Wim Wenders e Paul W.S. Anderson.

L’articolo su Milla Jovovich pubblicato su ON di giugno 2012

Nel 1988, a 12 anni, viene scelta per Congiunzione di due lune e, dopo alcuni ruoli per la tv arriva il suo primo film famoso, Ritorno a Laguna blu (1991), Poliziotto in blue jeans e Charlot (1992). Tra i suoi film più belli va certamente annoverato il thriller fantascientifico Il quinto elemento (1997), di Luc Besson, coprotagonista insieme a Bruce Willis, a cui seguì He got game di Spike Lee (1998) e Giovanna D’Arco (1999), che le ha permesso di ritrovare il regista Luc Besson e di recitare assieme a Dustin Hoffman, Faye Dunaway e John Malkovich. Negli anni 2000 la ricordiamo soprattutto per la saga Resident Evil, il cui primo episodio uscì nel 2002 e l’ultimo, il quinto, uscirà il prossimo settembre, sempre diretto da Paul W.S. Anderson.

Nel 2011 è uscito I tre moschettieri, diretto dal marito Paul W.S. Anderson, una versione ampiamente rivisitata rispetto al romanzo di Alexandre Dumas, nel quale Milla ha interpretato il ruolo di Milady De Winter, una donna forte, un’agente che fa il triplo gioco. “Ho sempre pensato che sia una delle donne più moderne nella letteratura”, ha spiegato la Jovovich, amante dei libri di Dumas. “È single, molto intelligente e in grado di trovarsi a suo agio in ambienti diversi della società. A quell’epoca (il romanzo è ambientato nel 600, ndr) una donna doveva essere forte e astuta per potersi barcamenare in un mondo maschile. Nel diciassettesimo secolo si poteva essere mandate in un convento o in manicomio per aver osato replicare al proprio marito. Bisognava essere molto intelligenti per manipolare quegli uomini”.

Milla Jovovich in I Tre Moschettieri

Milla Jovovich ama le storie di Dumas fin da quando era bambina e spiega il suo interesse per il ruolo di Milady De Winter. “Per me, I tre moschettieri è il classico libro divertente e pieno di azione che è impossibile smettere di leggere una volta che hai iniziato. Dumas era uno scrittore fantastico, ogni capitolo ti lascia in sospeso e ti fa venire voglia di sapere cosa accade in seguito”. La passione della Jovovich per la storia e i romanzi storici è reale, come spiega il regista e marito Anderson: “Milla è una grande appassionata di storia. Non ho mai incontrato nessuno che conoscesse meglio la storia europea di lei, che legge continuamente. Era molto interessata all’argomento anche prima che io le parlassi del progetto de I tre moschettieri. Fin da quando la conosco, è molto interessata alle abitudini di quell’epoca, tanto da aver letto diversi libri su questo aspetto e sulla corte reale. Inoltre, è una stilista che sa tutto sui vestiti. Era un periodo che la affascinava e così ha portato una grande passione e delle conoscenze notevoli al suo ruolo”. La Jovovich infatti è anche stilista e, insieme all’amica Carmen Hawck, ha gestito la linea di capi Jovovich-Hawck dal 2003 al 2008, poi cessata perché il business era cresciuto troppo per le loro capacità, artistiche, più che manageriali.

Milla Jovovich in Resident Evil Afterlife

L’attrice parla anche del lato oscuro del suo personaggio. “Sono molto orgogliosa di aver incarnato questo ruolo. Per me non si tratta semplicemente di una cattiva. È vero, Milady spesso non segue le regole, ma non è normale, non è una bella donna che aspetta che gli uomini soddisfino le sue esigenze. Lei mente, inganna e ruba, ma lo stesso fanno anche gli uomini! L’unica differenza è che è una donna, quindi provo una forte simpatia per lei. è considerata una cattiva, ma io rispetto come manda avanti la sua vita”.

Grazie a tutto il lavoro svolto per la serie di Resident Evil, la Jovovich è sempre a suo agio con le scene di stunt che realizza quasi sempre da sola. “Adoro girare le scene d’azione. Sono un’opportunità che amo sfruttare e una cosa che i miei fan apprezzano, quindi sono sempre disponibile a eseguire personalmente tutto quello che posso. Ne I tre moschettieri ho svolto una sequenza d’azione importante, che comprendeva l’uso della spada e mi sono divertita molto. Ho dovuto combattere con dieci guardie mentre mi trovavo nel costume di Milady. Non credo che nessuno abbia mai realizzato una scena d’azione in un vestito del genere, con enormi gonne, sottovesti e corsetti, quindi era una sfida. È bello, perché Milady rappresenta un personaggio innovativo, sempre la prima a fare qualcosa, quindi sono felice che lei sia stata la prima impegnata in una scena d’azione con un corsetto e un abito ampio. Se lo merita”. Evidentemente la Jovovich si identifica molto in questo genere di donna forte, indipendente eppure femminile e dolce quando serve. Sarà felice suo marito Paul W.S. Anderson, con il quale ha avuto una bambina che si chiama Ever Gabò (Gabo sono le iniziali dei nomi dei suoi genitori, Galina e Boris) e che oggi ha 5 anni.

Articolo scritto da: Samuela Urbini

Per vedere l’articolo sui Milla Jovovich pubblicato su ON di giugno 2012: ON giugno 2012 Milla Jovovich
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