Michelle Rodríguez: carattere latino

5 Dic

La domanda più ricorrente che si sente fare la più famosa tra le attrici latino-americane è ‘come mai hai sempre parti da dura?’. “Mi ci vedreste a fare la fidanzata che deve essere salvata? O anche solo la fidanzatina?”, risponde Michelle Rodríguez. Basta vederla durante un’intervista. La risposta è: decisamente no, non ti vedremmo in ruoli da pulzella. Perché la Rodríguez è quello che si potrebbe definire un maschiaccio. Negli atteggiamenti, nella spontaneità delle sue reazioni e delle sue battute, non sempre raffinate, ha tratti caratteriali più frequentemente presenti negli uomini. Ciò nonostante, o forse anche per quest’aria da bambina cattiva, Michelle è davvero sexy.

articolo di Samuela urbini

L'articolo pubblicato su ON di settembre 2011

Anche nel suo ultimo film, World Invasion (2011), è una tosta: il tenente Elena Santos è infatti uno degli eroi che eviterà che la terra venga distrutta dagli alieni. Accanto a lei troviamo Aaron Eckhart. Di nuovo un personaggio duro, dunque, ma con un appeal che non ha eguali. Vi chiederete: come mai fa sempre parti da sterminatrice e imbraccia spesso fucili e mitra? Semplice: perché le piace. Dice di avere una pessima mira, ma che avere un fucile in mano e correre tra un ostacolo e l’altro sparando ai nemici è la cosa che più la diverte sul set. Quanto alla sua femminilità: “mi piace lasciarla per la mia camera da letto”, ha detto.

A 33 anni appena compiuti (lo scorso 12 luglio), Michelle Rodríguez ha già recitato in un numero considerevole di blockbuster. Ricorderete Avatar (2009), il colossal diretto da James Cameron girato prevalentemente in digitale e primo vero fenomeno in 3D che ha portato milioni di persone al cinema: la protagonista, rivista e corretta in post produzione, era proprio lei. Prima, però, la Rodríguez aveva già raggiunto la celebrità con Fast and Furious (2001), in cui era la coraggiosa fidanzata del protagonista Vin Diesel, con il quale pare abbia anche avuto una relazione nella vita reale. E con altri film di notevoli incassi, come Resident Evil, S.W.A.T. – Squadra speciale anticrimine e la serie Tv di grande successo Lost, per la quale, nel ruolo di Ana Lucia Cortez, ha fatto 22 puntate, prima di dover abbandonare il set in seguito a un suo arresto per guida in stato di ebbrezza. Si sa, negli Stati Uniti le regole sono rigide e soprattutto vengono fatte rispettare. Nel 2010 ha recitato nello splatter Machete di Ethan Maniquis e Robert Rodríguez, un film piuttosto violento, di pura azione, in perfetto stile Rodríguez, l’omonimo regista che però non ha alcuna parentela con l’attrice.

L’affascinante Michelle ha origini latine, anche se è nata in Texas e buona parte della sua vita l’ha passata negli Usa. Quando aveva 8 anni si è trasferita nella Repubblica Dominicana in seguito al divorzio dei genitori, per poi andare ad abitare a Porto Rico due anni più tardi e tornare infine negli Stati Uniti, nel New Jersey. L’infanzia è stata un po’ movimentata: a 10 anni dichiara di aver fatto la prima rissa, con una compagna di scuola. E ha abbandonato gli studi superiori dopo essere stata espulsa da 6 istituti diversi. Forse perché ancora non si conosceva bene quel disturbo tipico dell’infanzia (ma di cui la Rodríguez soffre ancora oggi) chiamato ADHD, la sindrome da deficit d’attenzione, che causa iperattività perché si è incapaci di concentrarsi su qualsiasi cosa. Il suo debutto al cinema avviene nel 2000, quando partecipa a un’audizione per Girlfight, un film indipendente sul pugilato, il primo in cui compare un pugile donna (Million Dollar Baby verrà solo quattro anni dopo), tratto da una storia vera: nonostante non avesse mai tirato di boxe prima, Michelle prende sei mesi di lezioni private, 11 kg di muscoli e riesce a farsi scritturare, mettendo al tappeto le altre 350 pretendenti al ruolo di Diana Guzman. Quell’anno vince anche il prestigioso premio come miglior attrice al Deauville Festival of American Cinema. L’anno dopo viene scelta per Fast and Furious.

La copertina di ON di settembre

Di sé ha dichiarato: “Non voglio che la gente pensi a me in modo sessuale. Non voglio che di me dicano ‘è sexy’, ma che ascoltino quello che ho da dire. Ho ricevuto delle proposte per girare scene di sesso, ma questo farebbe di me un’altra Jennifer Lopez o cose del genere. Facile. Ma io voglio ottenere successo per una via più difficile”. E sul suo blog (www.michellerodriguez.com), sul fatto che i suoi ruoli siano sempre da comprimaria rispetto all’eroe maschile, ha scritto: “sono grata di avere l’opportunità di esprimere potenza e forza di volontà, presto quella forza evolverà da un’energia maschile in un’energia femminile equilibrata. Mi auguro che Hollywood sia ricettiva rispetto a questo carattere archetipico che dev’essere ancora sfruttato in un personaggio principale nei suoi film commerciali”. Una ragazza
sicura di sé, che ci regalerà ancora bellissimi ruoli in futuro.

Articolo scritto da: Samuela Urbini

Per vedere l’articolo sull’attrice Michelle Rodríguez pubblicato su ON di settembre 2011: ON settembre 2011 Michelle Rodriguez

2 Risposte a “Michelle Rodríguez: carattere latino”

  1. Complimenti per il suo articolo Signora urbini.
    Mi è piaciuto molto!

    Sarebbe interessata a collaborare per la mia casa editrice?

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