Trovate più erotica la tigre di 30 cm sul fondo della schiena di Angelina Jolie,
o le rose con la chiave di sol su quella di Lady Gaga? Le pin up di Amy Winehouse, o la pioggia di stelle sul collo di Rihanna? Probabilmente né l’una né l’altra, oppure tutte quante, perché a essere sexy non sono i tatuaggi, ma loro. Prova ne sia la bellissima Michelle “Bombshell” McGee, diva del mondo dei tattoo che avrebbe fatto perdere la testa al marito di Sandra Bullock, Jesse G. James. Certo è che un tatuaggio sul corpo attira l’attenzione e accende la fantasia di chi guarda.
Secondo una ricerca del sito web The Vanishing Tattoo, metà dei nomi che appaiono ogni anno nelle classifiche delle donne più sexy del mondo su riviste come Maxim e Playboy hanno un tatuaggio. Il sito del magazine Inked, un cult per gli amanti delle donne tatuate, ogni giorno pubblica la “Inked girl of the day”, un portfolio fotografico su una ragazza che mostra le sue opere d’arte epidermiche. Certo, se David Beckham, Johnny Depp, Justin Timberlakeo altri tatuati famosi avessero dei galeotti incisi nella pelle, o delle ancore come i vecchi marinai, non risulterebbero così sexy. Quello che ti tatui conta.
Così come conta la parte del corpo che ti tatui. Una rosa sulla spalla, un braccio o una gamba, oppure sulla caviglia, sul seno, o all’inguine comunicano messaggi decisamente diversi. Negli ultimi anni si sono infatti diffusi dei ghirigori che le donne si fanno disegnare sul fondoschiena, da esibire con i pantaloni a vita bassa, che hanno un esplicito richiamo sessuale. Però in questo caso si scade un po’ sul banale, va detto. Nella top ten dei tatuaggi femminili rimangono infatti sempre le stelline, i tribali senza significato, fiori, delfini e farfalline, spesso sulla caviglia, la spalla o sul collo. Qui si va sul classico. Disegnarsi un soggetto originale in una parte del corpo insolita risulta, al contrario, sempre erotico. Vedi alla voce Angelina Jolie, i cui tattoo hanno tutti un significato ben preciso e un disegno originale.
E poi un’ultima considerazione: se nell’antichità ci si tatuava con un significato tribale, che indicava l’appartenenza a un certo gruppo sociale e non a un altro, oggi tatuarsi ha il significato opposto: in una società diventata mercato globale il tatuaggio equivale spesso a un accessorio che serve a mostrare l’individualità, non la comunione, la differenza del proprio corpo – e quindi del proprio essere – rispetto a quello degli altri. Ecco perché i tatuaggi catturano sempre l’attenzione, perché comunicano l’idea che ci sia qualcosa di nascosto da scoprire nella persona che li porta. Che ha voglia di comunicarlo al mondo, visto che se l’è inciso sulla pelle.
Articolo scritto da: Samuela Urbini
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