Archivio | Maggio, 2011

Celeste Dell’Anna

27 Mag

Parola d’ordine: “consistency”. Ovvero, coerenza, la capacità che hanno gli elementi di un ambiente di stare bene insieme. È questo il concetto chiave che guida il gusto eclettico e senza frontiere di Celeste Dell’Anna, originario del lago Maggiore, milanese d’adozione e cittadino del mondo, con base a Londra – Chelsea Harbour, dove ha aperto il suo secondo studio di design e architettura, e a Milano, in via Montebello (dal 1983).

yacht design celeste dell'anna impaginato

L'articolo è stato pubblicato su Yacht Design n. 2 del 2011

Celeste Dell’Anna è una consolidata realtà internazionale nell’interior design di prestigio e in quasi 30 anni di attività ha firmato progetti per residenze private, alberghi, yacht e jet privati, fra i quali gli arredi per la residenza ufficiale del presidente dell’Uzbekistan, Islom Karimov, in occasione del Forum internazionale dell’economia di Davos. I suoi interni, tutti, hanno un impatto forte su chi li guarda, che ne nota la raffinata eleganza, la ricchezza degli elementi, l’opulenza di alcuni, ma allo stesso tempo il risultato armonioso, che non è mai ridondante. “È il segreto della consistency”, spiega Dell’Anna. “Parola di cui non trovo un preciso corrispettivo in italiano: identifica un approccio verso un ambiente nel quale niente deve prevaricare qualcos’altro. Amo i dettagli, la decorazione e l’arredo sono una parte dell’architettura, per questo la prima domanda che mi faccio in un progetto è se il valore architettonico dello spazio che andrò a decorare ha dimensioni e proporzioni adatte a poter sviluppare quel progetto. Molte volte questo non capita. È più facile per strutture di architettura classica, fino agli Anni 40 circa”.

Il dogma dell’approccio progettuale di Celeste Dell’Anna è sintonizzarsi sui desideri del cliente. “Ho grande rispetto del Client brief. Il mio lavoro consiste nel creare la scenografia, il teatro per la rappresentazione pubblica e privata della vita dei clienti. Lo stile delle mie case appartiene alle persone che le vivono: io traduco e interpreto le loro aspettative. Questo esclude dunque un approccio classico, o contemporaneo, o post contemporaneo, che per me sono etichette che per semplicità vengono adottate per identificare un certo tipo di design ma, in pratica, non vogliono dir niente. Credo in una storicità che deve avere ogni progetto, che costituisce il midollo spinale della vita del personaggio che poi dovrà vivere questo ambiente”.

Un’altra caratteristica dello Studio Dell’Anna, di cui sono molto orgogliosi, è il budget control. “C’è un detto: quando vedi l’architetto sai come inizi e non sai mai come finisci”, scherza il designer. “Con noi non succede. Anzi, aiutiamo il cliente a definire il budget compatibile con il risultato che desidera ottenere, lo monitoriamo con grande attenzione e forniamo periodicamente una serie di report dettagliati sull’avanzamento della spesa unitamente al dettaglio dei costi”.

Nella carriera di Dell’Anna non mancano gli yacht, che in qualche modo hanno segnato il suo successo e gli hanno fornito un’esperienza fondamentale portata anche nei progetti sulla terraferma. Tra i suoi progetti,

bagno dello yacht Be Mine - Lenora Lurssen yachts

Il bagno ricco di marmi del Be Mine

Be Mine (oggi Lenora, di Lürssen Yachts), il restyling di Shergar per l’Aga Kahn e la prestigiosa committenza legata al design degli interni di Fortuna, per parte del Patrimonio National di Spagna, in uso esclusivo alla Famiglia Reale Spagnola. “Dal Fortuna ho ricavato una grande esperienza sulla leggerezza. In studio avevamo il bilancino di precisione per i materiali, sapevamo i grammi che pesavano i singoli elementi. Nella nautica ogni centimetro quadrato ha una sua importanza e l’utilizzo dello spazio è fondamentale, mentre spesso nelle case lo spazio si spreca. Questo è stato un grande insegnamento. Ora sto per iniziare un nuovo ambizioso progetto per gli interni di un 57 metri a vela, un Germán Frers monoalbero”.

Oltre al megasailer, Celeste Dell’Anna sta terminando una gioielleria Chatila a Ginevra, in cui ha ripercorso stilemi Déco, resi più contemporanei con l’introduzione di elementi colorati che richiamano le pietre preziose. E la stratosferica Residenza privata Bolton, nel centro di Londra, su una superficie di 1600 mq. Uno dei progetti più prestigiosi che ha firmato di recente, infine, è quello del ristorante Acanto e delle quattro suite imperiali dell’Hotel Principe di Savoia di Milano, per il quale ha creato una soluzione contemporanea, con elementi di prestigio, pur mantenendo dei tratti di continuità con gli elementi della tradizione del grande albergo. Nel rispetto dei requisiti di sicurezza: “Nella suite volevo metter il camino”, ricorda Dell’Anna, “ma poteva essere pericoloso, perché se qualcuno lo avesse acceso senza fare attenzione, avrebbe potuto incendiare l’hotel. Quindi abbiamo dovuto rinunciare”.

Oltre che dai progetti di interior design, Celeste Dell’Anna è attratto anche dal design di singoli oggetti. La sua posizione è molto libera da schemi e la sua natura curiosa lo rendono una spugna, come lui stesso si definisce, che assorbe da qualsiasi esperienza e incontro elementi d’ispirazione per i suoi lavori. Come nel caso della sua ultima creazione, gli Occasional Table della collezione Turning the Table presentati al Salone del Mobile 2011, tavoli in ceramica con base in legno

tavolino Turning the table

Turning the table di Celeste Dell'Anna

pregiato, in edizione limitata, che ripropongono cinque diversi soggetti ispirati all’arte di propaganda del periodo della Rivoluzione d’Ottobre. Ispirandosi a questi artisti, che un suo cliente russo gli ha fatto conoscere, “ho fatto realizzare delle ceramiche a Vietri, dal bravissimo Enzo Sartoriello”, continua Dell’Anna. “Con la mia rielaborazione, simboli dell’arte di propaganda diventano simboli di eleganza, dimenticando i valori politici che quei disegni contenevano”. È possibile vedere altre collezioni firmate da Celeste Dell’Anna nel suo showroom di 350 metri quadri di viale Montegrappa 2, a Milano, aperto solo su appuntamento. Si tratta di uno spazio ricco di charme e ricercatezza, dove il senso estetico
e l’estro del designer si fondono in ambienti dalla sofisticata eleganza e dalla straordinaria contemporaneità. Oggetti d’arte e d’arredo, tessuti preziosi e pezzi unici creati da Celeste Dell’Anna sono i protagonisti indiscussi di uno stile dalla nobile essenza. Per arredare all’insegna del gusto e dell’originalità.

Articolo scritto da: Samuela Urbini
Per vedere l’articolo sul design di Celeste Dell’Anna pubblicato su Yacht Design n. 2 2011: Celeste Dell’Anna